CHEAC Cultural Heritage After Covid | Interoperabile Pompei

Una piattaforma digitale tra restauro, progettazione ambientale e nuove opportunità di fruizione

Finanziato da: FISR

Call: 2020

Data di inizio: 13/09/2021

Data di conclusione: 12/03/2022

Ente capofila: Università degli Studi di Napoli Federico II

Altri Enti/Istituzioni/Organizzazioni coinvolte: ACCA software, Parco archeologico di Pompei (Mibact), Politecnico di Milano, ISPC CNR, Distretto tecnologico Stress,

 

Descrizione

I processi posti in essere dalla pandemia da Covid-19 hanno imposto una riflessione sulla crisi nel settore dei patrimoni culturali.
Se fino a pochi mesi fa le condizioni di possibili emergenze si concentravano sulla sistematica violazione della carrying capacity dei musei e delle aree archeologiche e degli stessi spazi urbani soggetti a un  “over tourism” non sostenibile, oggi le nuove progettualità devono concentrarsi sui temi della fruizione “distanziata”, ridistribuita sui tempi e sulle mete, nonché su rinnovati aspetti del comfort e della sicurezza.
Il progetto intende ripensare la fruizione di un sito archeologico alla luce dell’esigenza posta in essere dall’emergenza sanitaria, coniugando le istanze di una percezione del patrimonio archeologico in sicurezza con quelle di un’esperienza diretta, razionalizzata e aumentata grazie all’impiego di nuove tecnologie interoperabili. A tale scopo il progetto mira a costruire una piattaforma digitale abilitante web-based per la conoscenza, il restauro, la riqualificazione ambientale, la fruizione, la gestione e la messa in sicurezza del sito archeologico, definendo un ecosistema digitale dei beni culturali che riconnetta tutti gli attori coinvolti nel processo, abilitando lo scambio di informazioni, anche con il pubblico, attraverso tecnologie digitali di modellazione informativa (Heritage Building Information Modelling, H-BIM).
In questa visione le tecnologie innovative consentono:

  • nuove pratiche di partecipazione attiva;
  • una comprensione ampia dei contenuti educativi connessi con il patrimonio culturale;
  • la digitalizzazione dei processi di controllo dei flussi e dei vari rischi;
  • l’attrezzatura degli spazi aperti per la gestione della fase post-Covid;
  • l’attuazione di processi di Facility Management.

La piattaforma sarà sperimentata sul sito del Parco archeologico di Pompei.