Approfondimento: il Protocollo ITACA
Il Protocollo ITACA è uno strumento per la certificazione del livello di sostenibilità ambientale di edifici di diverse destinazioni d’uso.
La metodologia è fondata sul sistema internazionale di valutazione energetico ambientale “Green Building Challenge (GBC)” e tiene conto della sua evoluzione (Sustainable Building Challenge - SBC).
Principio fondamentale della metodologia è la quantificazione, attraverso un punteggio di prestazione, del livello di sostenibilità di una costruzione rispetto alla prassi costruttiva tipica della regione geografica di riferimento, definita come benchmark.
Il metodo prevede la strutturazione di un framework a livelli gerarchici: aree di valutazione, categorie e criteri.
Ognuno di questi ultimi è poi dotato di un peso, che ne determina l’importanza rispetto agli altri. Infatti la metodologia prevede l’aggregazione dei punteggi dei criteri attraverso una somma pesata, in modo da ottenere un valore finale che consente la classificazione dell’edificio su una scala da -1 a +5.
I punteggi pesati ottenuti rispetto a ogni criterio vengono cioè sommati per determinare quelli delle categorie, a loro volta combinati per determinare quelli delle aree e di performance. La somma pesata di queste ultime determina il punteggio finale dell’edificio.
Protocollo ITACA Sintetico
Il protocollo ITACA 2009 sintetico, adottato dalle Regioni Marche e Campania, è basato sulla struttura del Protocollo ITACA 2009 completo ed è composto da una selezione di schede secondo i seguenti principi:
- inclusione delle schede di maggiore rilevanza dal punto di vista tecnico;
- inclusione di un numero di schede minimo sufficiente per includere nella valutazione le principali problematiche ambientali;
- trasversalità dei criteri individuati rispetto alle diverse tipologie edilizia.
I criteri presenti sono (15) così come elencati di seguito (secondo la codifica del framework Protocollo ITACA completo 2009):
Elenco dei Criteri analizzati:
1.1 Condizioni del sito
- 1.1.2 Livello di urbanizzazione del sito
2.1 Energia primaria non rinnovabile prevista durante il ciclo di vita
- 2.1.2 Trasmittanza termica dell’involucro edilizio
- 2.1.4 Energia primaria per il riscaldamento
- 2.1.5 Controllo della radiazione solare
- 2.1.6 Inerzia termica
2.2 Energia da fonti rinnovabili
- 2.2.1 Energia termica per ACS
- 2.2.2 Energia elettrica
2.3 Materiali eco-compatibili
- 2.3.1 Materiali da fonti rinnovabili
- 2.3.2 Materiali riciclati/recuperati
2.4 Acqua potabile
- 2.4.2 Acqua potabile per usi indoor
3.1 Emissioni di CO2 equivalente
- 3.1.2 Emissioni previste in fase operativa
4.2 Benessere termigrometrico
- 4.2.1 Temperatura dell’aria
4.3 Benessere visivo
- 4.3.1 Illuminazione naturale
4.5 Inquinamento elettromagnetico
- 4.5.1 Campi magnetici a frequenza industriale (50Hertz)
5.2 Mantenimento delle prestazioni in fase operativa
- 5.2.1 Disponibilità della documentazione tecnica degli edifici
Protocollo VEA-ITACA 2011 (Modulo energia)
La Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito un sistema di valutazione della qualità energetica e ambientale degli edifici, denominato "Protocollo VEA-ITACA 2011 (modulo energia)", basato sul Protocollo ITACA Nazionale 2011.
I criteri presenti sono (8) così come elencati di seguito (secondo la codifica del framework Protocollo ITACA completo 2011):
B.1 Energia primaria non rinnovabile richiesta durante il ciclo di vita
- B.1.2 Energia primaria per il riscaldamento
- B.1.5 Energia primaria per acqua calda sanitaria
B.3 Energia da fonti rinnovabili
- B.3.3 Energia prodotta nel sito per usi elettrici
B.6 Prestazioni Energia da fonti rinnovabili
- B.6.2 Energia netta per il raffrescamento
- B.6.3 Trasmittanza termica dell’involucro edilizio
- B.6.4 Controllo della radiazione solare
- B.6.5 Inerzia termica dell’edificio
C.1 Emissioni di CO2 equivalente
- C.1.2 Emissioni previste in fase operativa