Le linee guida per la classificazione del rischio sismico (approvate con D.M. 28 febbraio 2017) forniscono gli strumenti operativi per la determinazione della classificazione del rischio sismico degli edifici richiesta per l'accesso agli incentivi previsti dal "SismaBonus" (Legge 11 dicembre 2016, n. 232).
Le linee guida prevedono otto classi di rischio - con rischio crescente dalla lettera A+ alla lettera G - e due metodologie per la determinazione della classe di appartenenza:

Metodo semplificato
Basato su una classificazione macrosismica dell'edificio, è indicato per una valutazione speditiva della Classe di Rischio dei soli edifici in muratura; può essere utilizzato sia per una valutazione preliminare indicativa, sia per valutare, limitatamente agli edifici in muratura, la classe di rischio in relazione all’adozione di interventi di tipo locale.
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Metodo convenzionale
Applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione, è basato sull'applicazione dei normali metodi di analisi previsti dalle attuali Norme Tecniche Costruzioni (NTC2008) e consente la valutazione della classe di rischio della costruzione sia nello stato di fatto sia nello stato conseguente all’eventuale intervento.
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L'adozione del metodo semplificato con EdiLus-CRS velocizza la fase di valutazione della Classe di Rischio Sismico (CRS) di:
- edifici in muratura
- strutture assimilabili ai capannoni industriali
- strutture in calcestruzzo armato con telai in entrambe le direzioni
e consente di ottenere il passaggio alla classe di rischio immediatamente superiore, con detrazione massima prevista dal "SismaBonus" del 70% (75% sulle parti comuni dei condomini).