I nuovi moduli unificati standardizzati nazionali
La Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 4 maggio, ha adottato i nuovi moduli unificati standardizzati nazionali (pubblicati sulla Gazzetta ufficiale n. 128 del 5 giugno 2017).
Le amministrazioni comunali, alle quali sono rivolte domande, segnalazioni e comunicazioni, hanno l’obbligo di pubblicare sul loro sito istituzionale entro e non oltre il
30 giugno 2017 i moduli unificati e standardizzati, adattati, ove necessario, dalle Regioni in relazione alle specifiche normative regionali entro il 20 giugno 2017.
La nuova SCIA (Segnalazione certificata inizio attività): quando usarla
La SCIA (segnalazione certificata inizio attività) è disciplinata dall’art. 22 del dpr 380/2001.
Sono realizzabili mediante la segnalazione certificata di inizio di attività di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente:
- gli interventi di manutenzione straordinaria, qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio
- gli interventi di restauro e di risanamento conservativo, qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio
- gli interventi di ristrutturazione edilizia diversi da quelli ove è necessario il permesso di costruire
- Sono realizzabili mediante SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) le varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d’uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell’edificio qualora sottoposto a vincolo ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni, e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire.
Sono realizzabili mediante SCIA (segnalazione certificata d’inizio attività) e comunicate a fine lavori con attestazione del professionista, le varianti a permessi di costruire che non configurano una variazione essenziale, a condizione che siano conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e siano attuate dopo l’acquisizione degli eventuali atti di assenso prescritti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico ed archeologico e dalle altre normative di settore.